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Convegno sul Cyberbullismo

 

UNIVERSITA’ E SCUOLA / All’I.C. “Don Milani-Sala” Convegno “Cyberbullismo: un gioco pericoloso…”

 

mercoledì 29, aprile 2015 / 10:44

Gradito ospite dell’evento Domenico Geracitano, Collaboratore tecnico Capo della Polizia di Stato in forza alla Questura di Brescia

Cyberbullismo

Si è svolto ieri, presso la Sala Convegni dell’ I.I.S. “Maresca” il Convegno “Cyberbullismo: gioco pericoloso”. Gradito ospite dell’evento Domenico Geracitano, Collaboratore tecnico Capo della Polizia di Stato in forza alla Questura di Brescia, che al mattino ha incontrato i ragazzi delle Scuole Secondarie di I° dell’I.C. Don Milani-Sala e dell’I.C. Mattia Preti di Catanzaro e nel pomeriggio i docenti e i genitori dei due istituti scolastici, per presentare – con la collaborazione della co-autrice Simona Pilato – la sua ultima pubblicazione dal titolo “Internet un nuovo mondo Costruiamolo” edito da Euroteam. Ha aperto i lavori la Dirigente dell’I.C. “Don Milani- Sala” Susanna Mustari, che ha illustrato le recentissime Linee di orientamento per il contrasto al bullismo e al Cyberbullismo, un documento realizzato da un gruppo di esperti del Miur, alla cui stesura hanno collaborato circa 30 Enti e Associazioni aderenti all’Advisory Board dell’iniziativa Safer Internet Centre, coordinata dal MIUR . Il testo detta le linee guida che prevedono una “riorganizzazione della governance” con il “trasferimento delle funzioni oggi in capo agli Osservatori regionali ai Centri territoriali di supporto” che diventeranno la “casa” in cui potranno confluire tutte le organizzazioni impiegate nel contrasto del fenomeno. Le scuole, spiega il Dirigente dell’I.C. Antonio Carioti, saranno chiamate a realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, ad offrire lezioni di web sicuro all’interno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dell’offerta formativa e ad aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all’uso degli smartphone e dei pc. Tra le azioni che saranno messe in campo anche la formazione degli insegnanti con approfondimenti sia sul piano psico-pedagogico che su quello delle nuove tecnologie. Incisivo a questo punto l’intervento dell’ospite Domenico Geracitano, che con grande efficacia ha spiegato ai ragazzi prima e ai docenti e genitori poi, quali sono le pericolosissime insidie che si celano nel mondo virtuale. “Nessuno, ha specificato Geracitano, vuole demonizzare il web; è importante stare al passo con i tempi e ancor più conoscere Internet ma non rimanendo spettatori passivi bensì dando le giuste competenze a coloro che lo frequentano”. “Internet, aggiunge Geracitano, ha aperto nuove possibilità per tutti noi ma l’altra faccia della medaglia è però rappresentata dai rischi legati ad un uso improprio di questo strumento: tra questi c’è il Cyberbullismo. Per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i media tecnologici hanno quindi spesso conseguenze anche nella loro vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che devono essere prese in considerazione per comprendere a fondo il cyberbullismo”. Di qui la responsabilità che investe tutte le figure educative, in primis le famiglie chiamate a vigilare ma anche a informarsi e formarsi per meglio contrastare le situazioni di pericolo in cui possono ritrovarsi i più giovani”. Grande il consenso per la tematica trattata da parte dei piccoli interlocutori, che non hanno esitato a porre domande, descrivere esperienze ed esprimere dubbi. Chiude l’incontro la Dirigente Mustari offrendo uno spunto di riflessione sulla necessità di affrontare i fenomeni di aggressività e di auto ed etero lesionismo dei giovani in un’ottica costruttiva: “Occorre rivitalizzare un dialogo che ormai risulta sempre più vuoto e desemantizzato, privo di incidenza concreta e di significati. Dunque la comunicazione autentica tra genitori e figli come via privilegiata per cercare di accorciare il gap generazionale. Il dialogo deve ritornare ad essere “ parola educativa”nel senso classico del termine, in famiglia in primis e a scuola. Se vogliamo restituire dignità ad un processo educativo serio che riposizioni la persona al centro dell’agire educativo per puntare alla formazione integrale della persona” – conclude la Dirigente Mustari – “dobbiamo ripristinare una comunicazione educativa autentica, che significa relazione educativa”.
Particolarmente partecipe e piacevolmente coinvolta dall’eloquio diretto e concreto dell’autore Domenico Geracitano, la platea di docenti e genitori chiede alla scuola nuovi incontri da programmare fin dall’inizio del nuovo anno scolastico.